La pandemia ha aperto agli hacker nuove possibilità e infatti nel primo semestre 2021 si è osservato un aumento delle attività criminali. I numeri del CRIF Cyber Observatory lo confermano: nei primi sei mesi sono pervenute oltre un milione di comunicazioni da parte di utenti che riportavano un attacco informatico ai loro dati personali, numero che corrisponde a un aumento del 56,3% rispetto all’ultima rilevazione.

I siti di giochi e incontri online sono a rischio
Quasi la metà degli account collegati a pagine di intrattenimento, in particolare giochi e dating online, sono quelli maggiormente esposti a potenziali furti di dati personali (il 46,6% di tutti i casi). Molto colpiti anche i forum e i siti web (20,8%) nonché i servizi di streaming (18,7%).

I dati più vulnerabili che circolano nel dark web
Nel dark web circolano prevalentemente dati personali, che sono quindi i più soggetti al rischio di furto: si tratta di password, indirizzi e-mail personali o aziendali, nomi utente e numeri di telefono. Questi preziosi dati di contatto potrebbero essere poi utilizzati per tentativi di truffa, ad esempio tramite phishing o smishing. Vengono tuttavia scambiati anche dati rilevanti sul piano finanziario, come ad esempio i dettagli di carte di credito e IBAN. Nella prima metà del 2021, nel dark web è stato trovato il 18% di dati in più rispetto alla seconda metà del 2020.

Telegram come punto d’incontro virtuale per gli hacker
Insieme al dark web, Telegram sta diventando sempre più una sorta di punto d’incontro virtuale per gli hacker, anch’esso con l’obiettivo di scambiarsi dati personali come liste con password e indirizzi e-mail rubati.

Forte aumento dei numeri di carte di credito in combinazione con nome e cognome corretti
Se si considerano le più importanti combinazioni di dati intercettate in Internet, si registra un deciso aumento dei casi in cui i dati completi delle carte di credito risultano correttamente associati al nome e cognome del titolare (56,4% dei casi nei primi sei mesi del 2021 a fronte del 20,8% dei sei mesi precedenti).

Le password più frequentemente rubate in Svizzera
Stando a un’analisi delle password trovate nel dark web, le password più comuni in Svizzera sono Daniel, Andrea, Soleil, Sunshine e Sommer.

CRIF Cyber Observatory
CRIF Cyber Observatory analizza la vulnerabilità di singole persone e aziende ad attacchi informatici nell’open e nel dark web e indica quali siano i dati maggiormente esposti, quali informazioni siano reperibili in rete e dove si concentri il traffico dei dati. Questa rilevazione è stata effettuata per il primo semestre del 2021.